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L’azienda ha partecipato ai seminari e workshop organizzati dalla CNA
Villiam Antonelli legale rappresentante della Antonelli Edilizia Srl, società con sede in Forlimpopoli operante nel settore delle costruzioni edili, stradali, acquedotti e gasdotti, composta da 4 soci e n. 12 dipendenti.
L’azienda ha partecipato ai seminari e workshop organizzati dalla CNA nell’ambito del progetto rigenerazione urbana con il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e volentieri, raccogliamo alcune considerazione svolte da Villiam Antonelli, rispetto all’esperienza appena conclusa.
La formazione è un attività su cui l’azienda deve e dovrà investire?
Sicuramente la formazione è una di quelle attività primarie per ogni impresa, ma oggi lo è ancora di più dopo quella che io chiamo la “rivoluzione” che ha investito il nostro settore per effetto della crisi. Forse non c’è ancora tra le imprese la piena consapevolezza dell’importanza di investire in formazione per rilanciare le nostre aziende. Una formazione, non solo per gli aspetti legati alla sicurezza nei cantieri, bensì legata principalmente alla conoscenza delle nuove tecnologie, materiali, tecniche costruttive e di posa che consentano anche in momenti di crisi come quella che stiamo ancora attraversando, di fronteggiare al meglio le esigenze del mercato e della committenza in generale. Un azienda che decide di non investire nella conoscenza, nelle acquisizioni di competenze, rischia di rimanere ai margini del mercato anche in caso di ripresa.
L’esperienza fatta nei corsi predisposti da CNA in che misura ha risposto alle sue attese?
Posso dire che l’esperienza fatta è sicuramente positiva e formativa sia per quanto riguarda la parte teorica che per i moduli Workshop; i docenti si sono dimostrati sempre all’altezza degli argomenti trattati. Mi lasci dire, con molta franchezza ed onestà, che sono rimasto molto colpito dall’attenzione con cui CNA, la mia associazione, ha cercato seppur in momenti difficili di mettere in campo risorse e azioni con lo scopo di farci comprendere la necessità di investire nella formazione quale unico strumento in grado di accompagnarci fuori dalla crisi.
Pensa che potrà esserle utile in futuro?
Lo è già stato in quanto alcuni aspetti affrontati nei corsi sono stati applicati nella nostra attività, soprattutto relativamente ai punti critici sulla posa dell’isolamento termico a cappotto e sulla corretta posa degli infissi. Mi ha permesso di rappresentare al committente, in maniera più chiara e convincente l’utilità dell’intervento, i risparmi connessi rispetto alle soluzioni proposte. Insomma ha contribuito a migliorare il modo di propormi al cliente. Più in generale mi sono serviti appunto a confermarmi l’importanza dell’investimento, in questo caso del tempo che ho dedicato, partecipando ai seminari e workshop.
Il coinvolgimento degli enti pubblici territoriali (Unione dei Comuni, Camera di Commercio, organi di vigilanza) è ritenuto indispensabile al fine di valorizzare le imprese che investono sulla formazione, preservandole dal rischio di una concorrenza sleale?
Il tema della "concorrenza sleale” è sempre attuale ma con il perdurare della crisi si è ulteriormente accentuato; Ritengo che le imprese che investono in sicurezza, che applicano i contratti e che stanno sul mercato rispettando le norme, debbano essere valorizzate, nel senso che ci dev’essere un riconoscimento, una premialità, un vantaggio per l’impresa a garanzia della committenza. I controlli è bene che ci siano, ma l’attività di vigilanza dev’essere più orientata a scovare chi ricorre a pratiche e comportamenti lesivi della concorrenza. Insomma ci vuole un rapporto più collaborativo onde evitare di mettere tutti sullo stesso piano, sia chi rispetta le regole e chi invece le elude. Questo mi sembra può essere un terreno su cui l’Associazione potrà intervenire con delle proposte. Aspetto diverso è invece quello dell’Unione dei Comuni, in quanto sicuramente è l’ente che potrà farsi carico di promuovere e incentivare la rigenerazione urbana con strumenti normativi/urbanistici ed eventualmente risorse e/o altre premialità così come previsto dal protocollo sulla rigenerazione urbana che CNA ha firmato con tutti i 30 Comuni della provincia. Si tratta adesso di passare all’applicazione pratica e credo che questo strumento potrà favorire gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Le banche, come potrebbero sostenere il settore dell’edilizia? Con quali strumenti?
In periodi di crisi e quindi di forte contrazione dell’economia come quelli che stiamo vivendo, le banche possono sostenere il settore dell’edilizia, lo strumento migliore è quello della concessione di mutui a tassi agevolati per progetti finalizzati alla rigenerazione degli edifici esistenti vincolando i prestiti all’immobile, al recupero del beneficio fiscale e al ritorno economico a seguito dell’intervento. L’accordo che CNA e Cariromagna, hanno siglato lo scorso mese di agosto, va esattamente in questa direzione. La messa a disposizione di un plafond di 3 milioni di Euro, che potrà essere utilizzato a favore di privati e imprese per interventi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico degli edifici è un segnale forte e incoraggiante per le imprese e per l’economia del nostro territorio.